Percorso di meditazioni attive

Percorso di meditazioni attive

Un’esperienza di meditazioni attive e rilassamento per tuffarci in un’esplorazione più profonda di noi e del nostro corpo.

 

Una volta al mese, dedichiamo un momento a noi stessi attraverso un percorso completo di 5 incontri o per una sola giornata.

 

Le tecniche attive, della durata di un’ora ciascuna, sono state pensate per noi occidentali e si compongono di più fasi. Le prime sono di movimento, proprio per sciogliere le tensioni accumulate nel nostro corpo ed essere più facilmente disponibili ad una successiva fase di silenzio.

Verranno proposte tecniche differenti proprio perché ognuno individui quella più adatta a sé, con voglia di mettersi in gioco, curiosità e leggerezza, in modo semplice e profondo al tempo stesso.

Diversamente dal vivere orientale non siamo generalmente pronti ad assumere una posizione statica dopo un quotidiano spesso frenetico e nella mia esperienza ho trovato che questo approccio favorisca maggiormente la meditazione anche per i più esperti.

Un ponte dunque tra oriente e occidente che facilita l’equilibrio corpo-mente e l’integrazione con il quotidiano, senza separare spiritualità e vita pratica.

A completamento verranno guidati altri momenti di percezione del proprio corpo e di benessere posturale e non.

Un percorso quindi che mira a una maggior consapevolezza passando attraverso il corpo, e scoprendo cosa per noi significhi meditare.

Consigli pratici: portare una copertina, abbigliamento comodo.

Il percorso è a numero chiuso e si terrà presso l’accogliente Aula Crec di Baranzate in via Aquileia, 1

Maria Grazia Asti

Cell. 3471095923

Docente di Scienze Motorie dal 1979 al 2018

Istruttrice metodo Zilgrei dal 2000

Counselor Olistico Professional dal 2007 con specializzazione in Cranio sacrale, Massaggio Ayurvedico Tradizionale, Essenza, Zilgrei.

“Ho tenuto corsi di formazione presso associazioni ed enti ragionali (formazione docenti sul benessere, percorsi di meditazione, formazione sull’Introduzione al Cranio sacrale, corsi sul benessere posturale metodo Zilgrei) oltre a numerose assistenze e alla pratica in sessioni individuali delle singole discipline”

DATE PERCORSO (sabato con orari: 10/13 – 14.30-18):

  • 9 febbraio
  • 2 marzo
  • 13 aprile
  • 11 maggio
  • 1 giugno

QUOTA CORSO:

Singola giornata:

  • Euro 40,00 per i soci CReC
  • Euro 45,00 non soci

5 giornate (percorso completo):

  • Euro 175  per i soci CReC
  • Euro 200,00 non soci

MODALITA’ DI ISCRIZIONE:

L’iscrizione, a uno o più corsi, dovrà essere  prenotata on line al seguente indirizzo Email : elli.alessandro@libero.it

Dovrà contenere nome, cognome e un recapito telefonico e dovrà essere specificato il/i giorno/i interessati.

Si raccomanda, dato il numero chiuso di partecipanti (minimo 7, massimo 12) di prenotare con anticipo e comunicare eventuali variazioni o disdette per non limitare la partecipazione ad altri interessati.

L ‘iscrizione verrà formalizzata, sia per i tesserati che per i nuovi soci, il primo giorno del percorso scelto.

I benefici della Mindfulness

I benefici della Mindfulness

Vuoi conoscere alcuni benefici della Mindfulness nei vari ambiti?

Sul piano PSICHICO la pratica di Mindfulness:

  • aiuta a riconoscere le emozioni, a “sentirle” e localizzarle nel corpo”;
  • migliora la capacità di regolare stati emotivi disturbanti senza mettere in atto fughe difensive o strategie disfunzionali e dannose;
  • permette un maggiore equilibrio emozionale (nel non lasciarsi trascinare dalle emozioni ma poterle “incontrare” e gestire);
  • permette un decremento nella proliferazione delle emozioni negative: le stesse, quando emergono, vengono percepite come meno dolorose ed invasive;
  • aumenta la capacità di mantenere il focus sul presente, senza giudizio e con accettazione verso le emozioni e i pensieri che sorgono nello stato mentale;
  • si è dimostrata significativamente utile nella gestione di molti stati psicopatologici: disturbi alimentari, disturbi d’ansia, attacchi di panico, ricadute depressive;
  • aiuta a sviluppare ed amplificare le emozioni “positive”.

Sul piano COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE i benefici della Mindfulness sono molti.

  • permette di aprirsi a tutte le situazioni (piacevoli e spiacevoli) e questo alimenta curiosità, fiducia e disponibilità ricettiva ad esse;
  • aumenta l’apertura mentale priva di pregiudizio alle innovazioni, sviluppa quindi una mente non giudicante che permette di incontrare l’esperienza così come si presenta e valutarla senza etichette stereotipate o luoghi comuni;
  • stimola ad una maggiore attenzione alla “qualità” nella relazione: contenuti, toni emotivi e tempi della comunicazione diventano congrui e finalizzati al “prendersi cura”, al “rispetto” ed a trarre dalla relazione con l’altro beneficio e senso di benessere;
  • sviluppa una rinnovata capacità di ascolto, (profondità, ricettività, apertura); una diminuzione dei pre-giudizi durante l’incontro, (nel vedere l’altro per quello che è); una maggiore disponibilità verso gli altri in genere; una migliore modalità di comunicazione; una maggiore sensazione di connessione con l’altro;
  • permette un maggiore accesso alle possibili risorse interiori ed alle proprie qualità personali, grazie ad un training sostenuto che coltiva la capacità di entrare in contatto con sé stessi a tutti i livelli: sensoriale, mentale, emozionale;

Ecco di seguiti i benefici della Mindfulness, sul piano PROFESSIONALE:

  • sviluppa una consapevolezza che implica una maggiore presa di coscienza di sé e dei meccanismi di risposta automatici;
  • migliora la gestione dei propri stati mentali ed emotivi con evidenti conseguenze nella qualità del lavoro svolto e nella comunicazione con altri;
  • sviluppa un allenamento mentale per poter dirigere e mantenere concentrazione, ricettività e vigilanza anche in condizioni di carichi di lavoro imponenti, superlavoro e stress.
  • sviluppa la disponibilità ad aprirsi verso l’altro riducendo l’attitudine al giudizio/pregiudizio, permettendo di esplorare modalità comunicative di base più orientate verso la gentilezza, la continenza verbale, un maggiore rispetto e pazienza;  aumenta la possibilità di comprensione degli altri e delle loro problematiche poiché stimola e migliora l’innata capacità empatica: di “comprendere” cioè lo stato emotivo di un’altra persona, non di farsene carico;
  • aumenta la capacità di stabilire dinamiche interpersonali sane ed efficaci per un buon team building;
  • mantiene una visione d’insieme ai processi interni sia propri che dell’altro;
  • agevola la leadership permettendo al manager di svolgere il ruolo di capo con assertività ed umanità al contempo;
  • crea le condizioni per accedere ad uno spazio interiore scevro da condizionamenti, dove è possibile incontrare l’esperienza nella sua realtà e globalità;
  • favorisce, attraverso un allenamento sistematico sul non concettuale e non cognitivo, un migliore equilibrio tra le facoltà razionali ed intuitive della mente. Questo porta ad una diminuzione dell’uso rigido e difensivo dell’aspetto razionale e a un più immediato accesso a capacità connaturate per accogliere potenziali utili insight;
  • aumenta le capacità di problem solving e di gestione del “not knowing” per affrontare le difficoltà che si incontrano sul percorso
  • aumenta la possibilità di portare contributi illuminanti e idee creative; di uscire dagli schemi abituali e dai condizionamenti; di agire con maggiore competenza ed etica; di gestire situazioni complesse che richiedono lucidità e calma interiore; di saper riconoscere e contenere i livelli di stress.

Scopri maggiori dettagli sul corso Mindfullness del CreC, cliccando qui.

Cosa è la Mindfulness?

Cosa è la Mindfulness?

Mindfulness significa consapevolezza e si riferisce ad un particolare stato mentale, vale a dire esser consapevolmente presenti all’esperienza interna ed esterna (sensoriale e cognitiva) momento dopo momento, in modo non reattivo e giudicante, ma con amorevole gentilezza: la mente semplicemente conosce.

Pertanto, un’attività della mente volta all’indagine penetrativa di ogni fenomeno che giunge all’attenzione della coscienza, sia esse un’attività mentale (pensieri, ricordi, progettualità, immagini) oppure una sensazione fisica (caldo, freddo, torpore, profumo, suono).

Sviluppare la capacità di esser testimoni a se stessi, presuppone che vi sia un osservatore, il quale attraversato per esempio dalla rabbia, semplicemente prende nota dello stato mentale e non ne è sopraffatto.

Essere consapevoli significa non modificare arbitrariamente se stessi o i fatti, in funzione di avvenimenti o giudizi che si hanno nei confronti dell’esperienza, significa non lasciarsi avvelenare dalla ruminazione sul passato e dall’ansia per il futuro, ma considerare tutte le esperienze allo stesso modo, tutti i pensieri allo stesso modo, tutte le sensazioni allo stesso modo, nulla viene soppresso, nulla viene rimosso, la consapevolezza non ha preferenze, è come farsi da parte, sedere, e guardare lo spettacolo, disidentificandosi dalle erronee rappresentazioni del Sé.

Ciò non significa perdere la capacità di discernimento da ciò che è sano e giusto per noi, anzi con la Mindfulness, significa essere in grado di vedere la realtà per come è realmente, in modo più oggettivo, diminuendo progressivamente la valutazione soggettiva, quale causa di sofferenza.

Questa nuova prospettiva riduce esponenzialmente il carico di sofferenza dato dal “desiderio di fuggire e forzare la realtà”, paradosso insito nella sua stessa affermazione, poiché la realtà è per sua stessa natura, mutevole. Lo stesso Freud offre un aiuto alla comprensione dell’utilità di adottare un atteggiamento mindful, riferendosi alla psicopatologia della vita quotidiana, dove atti mancati e lapsus sono esplicativi della tendenza della mente ad orientarsi verso ciò che ambisce e desidera, rispetto a ciò che esiste in quel dato momento, sviluppando così meccanismi difensivi (pattern) disfunzionali: automatismi, pensiero ricorsivo, reattività, evitamento, negazione…

Adottare una modalità mindful, significa partire da una visione più chiara e reale, e rispondendo dunque in modo più appropriato ed efficace alle richieste interne ed esterne, migliora la capacità di problem-solving. Coltivare la consapevolezza è un vero e proprio processo di apprendimento, dove le intenzioni creano le premesse, pertanto l’atteggiamento con cui ci si accosta è determinante.

Adottare sane abitudini mentali di accoglienza, accettazione ed amorevolezza verso l’esperienza e verso noi stessi, sono elementi chiave del cambiamento e le attitudini sulle quali viene posta enfasi, sono: non giudizio, pazienza, mente del principiante, fiducia, non cercare risultati, accettazione e lasciar andare. In studi condotti da Ruth Bear, sull’efficacia e gli effetti della Mindfulness indipendentemente dalla popolazione di riferimento, hanno evidenziato dei cambiamenti e miglioramenti in alcuni costrutti e nello specifico: consapevolezza, capacità di decentramento, flessibilità psicologica, valori personali, regolazione emozionale, compassione di sé, crescita spirituale. Si riscontra inoltre un cambiamento durevole: nella struttura e nel funzionamento del cervello (neuroplasticità) in chi pratica da lunga data, dei meccanismi neuroendocrini, del cervello emotivo e del benessere psico-fisico in generale.

Ti piacerebbe conoscere questa attività? Scopri di più, vai alla nostra pagina Benessere

Come mantenere il giusto benessere psicofisico

Come mantenere il giusto benessere psicofisico

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il benessere è la condizione in cui riusciamo ad adattarci in modo costruttivo alle condizioni esterne e ai conflitti interni. In altre parole è la capacità di rimanere “in forma”. Ed essere in forma da un punto di vista psicologico vuol dire essere in grado di attivare le risorse individuali, fisiche, mentali, psichiche con le quali possiamo affrontare efficacemente le situazioni stressanti.

Seguire il corretto stile di vita può aiutare tutti a vivere meglio prevenendo molte patologie, siano esse fisiche che psichiche.

La ricerca del benessere psicofisico, deve partire dallo sperimentare emozioni positive legate alla nostra interiorità, al nostro star bene con noi stessi e con gli altri.

l National Institute of Wellness, un istituto la cui missione è fornire ai professionisti della promozione della salute e del benessere risorse e servizi ineguagliabili che alimentano la crescita professionale e personale, ha stilato le 4 C del benessere psicofisico.

Vediamole insieme…

1) Connettersi a sé stessi

Saper osservarsi, ascoltarsi, assecondare i propri bisogni sono le condizioni base per poter stare bene con sé stessi e con gli altri. Le tecniche di ascolto e osservazione di sé sono molte, possiamo elencare la meditazione, scrivere un diario personale, raccontare la propria storia con un ascoltatore fidato. Solo dalla connessione con sé stessi può scaturire un’autentica connessione con gli altri.

2) Connettersi agli altri

Il consiglio è quello di trascorrere del tempo condividendo emozioni con persone realmente disponibili e attente. I benefici principali derivanti da ciò sono livelli più elevati di felicità, minore rischio di malattie cardiovascolari, ridotti livelli di pressione sanguigna, aumento della probabilità di vita.

3) Connettersi alla comunità

Essere connessi ad una comunità riduce lo stress e accentua le proprie capacità di resilienza. Una comunità può essere composta da persone che condividono i medesimi interessi.

4) Creare gioia e soddisfazione

Il benessere passa necessariamente attraverso la salute del corpo…

Per il miglior equilibrio emotivo è necessario vivere emozioni positive e costruttive che possono aiutare a sviluppare le risorse per fronteggiare lo stress.

Prendersi cura della salute psicofisica passa anche attraverso la coltivazione di pensieri positivi e lo svolgimento di attività sportive che arrechino gioia e soddisfazione. Ciò porta ad un miglioramento dell’autostima e una maggiore consapevolezza delle proprie doti.

Il CReC propone ai suoi soci attività per il benessere psicofisico tra i quali: yoga, ginnastica posturale con metodo Feldenkrais, integrazione funzionale, mindfulness , nordic walking e danze di origini naturali, semplici e potenti, meditazione in movimento, come danza afro, danza del ventre e tribal fusion.

Con la collaborazione di insegnanti esperti e qualificati, il CReC propone diversi corsi molto utili per il benessere e il mantenimento della salute:

  • Yoga

In un ambiente tranquillo e silenzioso, attraverso semplici ed efficaci posizioni Yoga (Asana), si tenderà a raggiungere una condizione psico-fisica dinamica e rilassata.

  • Ginnastica posturale con medoto Feldenkrais

Con il Metodo Feldenkrais si ottiene una migliore percezione del proprio corpo e quindi movimenti corretti.

Sarà certamente capitato a chiunque di avere mal di schiena, rigidità del collo, tensione accumulata nelle spalle, dolori muscolari o semplicemente di sentirsi “impacciati”…

Il metodo Feldenkrais ha l’obiettivo di rendere il corpo più armonico e funzionale.

  • Mindfulness

Rivolto a tutti, il corso prevede un percorso strutturato in modo che il partecipante possa apprendere delle tecniche per poter gestire le situazioni di disagio generalizzato, stress, sofferenza fisica e per mantenere o recuperare il benessere psicologico e l’integrazione mente-corpo. Gli incontri si articolano attraverso: tecniche meditative, semplici sequenze di esercizi corporei e momenti di condivisione.

  • Nordic Walking

La camminata nordica è una tecnica di camminata sportiva che viene praticata con l’ausilio di appositi bastoncini. È uno sport completo e ideale per chi desidera unire all’intento dimagrante il raggiungimento di un benessere psico-fisico globale.

Originariamente, questo tipo di attività fisica era praticata solo in zone montane. Oggi, invece, il Nordic Walking si pratica ovunque e persino in città.

  • Danza Afro

Le emozioni prendono forma nei nostri corpi che ballano parlando alla terra e al cielo. I movimenti della danza afro sono ancestrali e primitivi, semplici e potenti. Sono capaci di riconnetterci con un’energia pura e forte, rilassando l’anima e fortificando il corpo.

  • Danza del Ventre

Per liberarsi da maschere e pregiudizi, superare timidezze, recuperare la propria femminilità e soprattutto il gusto della coralità. L’intento è di promuovere la danza del ventre in ogni sua sfumatura tenendo conto della sua storia e delle influenze che l’hanno arricchita nel tempo.

  • Tribal Fusion

Nasce fondendo la danza orientale, la danza indiana, le danze del nord africa, lo stile popping dell’hip hop, il flamenco, il kathak e la break dance, arricchendosi di esperienze musicali eterogenee. La ricchezza della tribal fusion è garantita proprio dalla sua versatilità che permette l’inserimento di innumerevoli varianti stilistiche danzate su musiche elettroniche di fusione fra sonorità etniche e strumenti moderni.

Vuoi ricevere maggiori informazioni sui corsi offerti dal CReC? Contattaci all’indirizzo e-mail segreteria.crec@gmail.com.

Puoi anche scaricare qui il nostro programma attività 2018/2019